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17 Marzo 2022   |   Eventi, Notizie

Bar «IL POLO»: Presentazione del libro, In-comunicazione – Una prospettiva generativa

Bar «IL POLO»: Presentazione del libro, In-comunicazione – Una prospettiva generativa

 

Mercoledì 16 marzo, Cristina Montoya, Docente di comunicazione e dinamiche dell’intercultura all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, ricercatrice all’Universidad Pontificia Bolivariana, Colombia, ha presentato il suo ultimo libro: “In comunicazione – Una prospettiva generativa”.

La presentazione, avvenuta nel Bar Ristoro del Polo Lionello, contesto che rappresenta molto più di un “semplice bar”, fa immergere i presenti in un pranzo letterario, dove il piacere di un piatto caldo ed un caffè in compagnia si converte in uno speciale momento di condivisione culturale.

L’autrice nel saggio analizza e approfondisce l’importanza della comunicazione per lo sviluppo della società, in relazione ai suoi mutamenti. Il comunicare, secondo una prospettiva generativa, è strettamente connesso con la dimensione relazionale di ciascuno di noi. La comunicazione rappresenta da sempre il tassello fondamentale per il miglioramento della vita. Basti pensare a questo ultimo periodo di Covid 19: con l’avvento della pandemia, la realtà virtuale è diventata un mezzo di comunicazione sempre più affermato. E di pari passo, assistiamo ad una digitalizzazione dei rapporti e ai rischi ad essa collegati. Le nuove tecnologie, in costante aggiornamento, hanno facilitato e rivoluzionato il modo di comunicare, ma aumentato anche il rischio di superficialità nelle relazioni comunicative, evidenziando le contraddizioni sociali. Infatti, nei paesi occidentali, sempre più persone hanno una connessione ad internet e possiedono un terminale elettronico. Tuttavia, assistiamo ad un divario sempre più profondo: in altri angoli del mondo, milioni di persone vivono senza elettricità e non hanno accesso alle ultime tecnologie. Quindi da un lato assistiamo a un continuo sviluppo della comunicazione contrapposta ad una situazione di staticità ed isolamento, in cui il comunicare non permette di sviluppare affatto la dimensione comunitaria.

L’autrice spiega inoltre che l’uomo ha bisogno di “punti fermi”, fonti sicure da cui informarsi. Un tempo era più semplice, bastava aprire un libro o un giornale. Oggi, con la digitalizzazione dell’informazione è sempre più complicato distinguere il vero dal falso. Con l’aumento delle fake news e della disinformazione diventa sempre più complicato orientarsi e navigare in questo mare di dati.

Per la Montoya l’approccio generativo è strettamente connesso al concetto di comunicazione. Grazie ad esso infatti, l’uomo raggiunge quello “stadio di maturità” che gli permette di uscire da sé stesso e pensare al benessere del prossimo, dell’altro da sé e delle generazioni future.

La comunicazione è indispensabile per generare una virtuosa rete di rapporti e relazioni sociali. È l’unica cosa che ci distingue dagli altri esseri viventi che popolano il nostro pianeta. Essa ha dunque un ruolo fondamentale per il nostro vissuto, rappresenta una relazione che genera corrispondenza. La comunicazione è vita!